Cascina Campazzo, una battaglia vinta

Parco Agricolo Ticinello, Milano 23-05-12.

Cascina Campazzo si trova all’ingresso del Parco Agricolo Ticinello, a trecento metri dalla stazione della metropolitana di piazza Abbiategrasso. È una tipica cascina lombarda a corte chiusa, con tutti gli elementi architettonici che la compongono disposti intorno ad un’aia centrale. E’ stato anche grazie a questa cascina che il Parco Ticinello oggi esiste.

L’azienda agricola è gestita dalla famiglia Falappi, Andrea Falappi è anche presidente del Distretto Agricolo Milanese (DAM), il consorzio di aziende impegnato nella riqualificazione del territorio, delle cascine e delle aziende agricole esistenti.  L’azienda coltiva, all’interno dei campi del Parco del Ticinello, foraggio per l’alimentazione del bestiame: le 130 bovine da latte.

Le mucche vengono munte due volte al giorno e un camion del Consorzio Latte Milano viene a prelevare giornalmente il latte.

STORIA DELLA CASCINA, una scommessa vinta.

Origini:

La storia della cascina Campazzo e dei suoi campi, è la storia dell’agricoltura milanese: i frati Cistercensi bonificarono il terreno e crearono reti di canali ancora oggi sfruttate che permettono di irrigare i campi dell’azienda.

Il primo nucleo della cascina, in forme molto più semplici di quelle che conosciamo, nasce, secondo l’opinione di alcuni storici tra il XIV° e il XV° secolo, a seguito dell’ampliamento della rete irrigua e della conseguente graduale estensione delle terre coltivate.

Tra il 1830 e il 1850 il nucleo edilizio della Campazzo divenne quel che conosciamo adesso. Il piccolo oratorio o cappella, presente nella cascina, dedicato a Sant’ Ignazio, venne edificato nel 1812 da Antonio Luigi De Carli, un ecclesiastico allora possessore dell’area.

L’attività agricola, all’interno della cascina Campazzo, non è mai stata interrotta, oggi continua grazie alla famiglia Falappi, affittuaria dal 1952.Cascina Campazzo, Parco Agricolo Ticinello, Milano

Lotta per il  Parco Agricolo

Nell’ ‘82 fu pensata la realizzazione di un parco agricolo urbano, il parco del Ticinello. Per quei tempi era un progetto molto innovativo perché pensava l’agricoltura non più solo come attività produttiva ma anche come possibilità di fruizione e di svago per i cittadini. Ma la realizzazione di questa parco agricolo urbano non fu immediata, anzi, 2 anni dopo i terreni e le cascine sul territorio vengono acquistati dal gruppo Ligresti, gruppo immobiliare dai diversi intenti.

Dopo una serie di scandali (delle “aree d’oro” nel 1986) la situazione venne presa in mano dai cittadini che abitano intorno a questa area verde, costituendo nel 1989 il Comitato Parco del Ticinello. Il Comitato, apartitico, si caratterizzava fin dall’inizio per l’azione di stimolo, di confronto con i politici, gli amministratori locali, i progettisti e tecnici da un lato; dall’altro per quella di promozione del progetto sul territorio.

Questi cittadini capirono da subito la potenzialità e l’interesse operando affinché questa area cominciasse a diventare un’area viva. Già un anno dopo la nascita del comitato esso organizza alcune feste caratteristiche del mondo rurale, feste che si ripetono ogni anno: San Martino (11 novembre) e il Falò di sant’Antonio (16 gennaio); organizzò poi altre iniziative per promuovere il parco come la festa degli aquiloni e attività didattiche e culturali.Festa degli aquiloni, Parco Agricolo Ticinello

Gli agricoltori della zona avrebbero voluto che questo progetto decollasse; dall’altra parte però il gruppo Ligresti ha cercato (con gli strumenti legali a sua disposizione) di chiudere i contratti con gli affittuari delle cascine all’interno del parco. La situazione della cascina Campazzo diventa critica, la famiglia Falappi riceve una serie di sfratti che non vennero però mai eseguiti.

Nel 2000 venne approvato il progetto esecutivo del Parco che consente gli espropri delle aree e delle cascine Campazzo e Campazzino.

Nel 2006 viene Il Consiglio Comunale consegna al sindaco Moratti una mozione per attuare l’esproprio della Cascina Campazzo e i terreni limitrofi in modo da garantire al Ticinello la permanenza dell’attività agricola e il carattere di parco Agricolo Urbano. Ma il Comune decide di abbandonare la via dell’esproprio e inizia una trattativa con il gruppo Ligresti. L’anno dopo però il gruppo immobiliare ottiene con sentenza definitiva dalla Corte di Cassazione l’autorizzazione a sfrattare gli agricoltoriFesta degli aquiloni, Parco Agricolo Ticinello

Il Comitato del Ticinello, diventato Associazione ONLUS, affianca gli agricoltori nell’opposizione agli sfratti esecutivi che si susseguono, e rinviate ogni volta, con manifestazioni, assemblee e pressioni sull’Amministrazione Comunale, appelli alle Istituzioni; sostenuti da Associazioni nazionali quali WWF, FAI, Legambiente, Italia Nostra, scuole, parrocchie circoli culturali ecc..

Nel 2011 la Giunta Comunale del sindaco Pisapia conferma la priorità del Parco Agricolo Ticinello tra i suoi progetti e affermandone la pubblica utilità. Tre anni dopo finalmente venne eseguita la presa di possesso da parte del Comune della Cascina Campazzo.Ingresso Cascina Campazzo, Parco Agricolo Ticinello, Milano

Il racconto di Andrea Falappi

ci siamo ribellati a un concetto degli anni passati: “dove c’è agricoltura c’è un’area bianca” ossia c’è un’area sulla quale si è in attesa di realizzare un palazzo, una strada, insomma qualcosa diverso da quello che c’è perché quello che c’è non vale niente. Non viene considerato il fatto che su questo territorio agricolo c’è un prato, c’è un albero, delle persone che lavorano, degli animali, c’è la possibilità per la gente di incontrarsi e di avere un rapporto. Tutto questo fino a poco tempo fa era considerato il niente, perché l’unica cosa che aveva un valore era quella di poter trasformare questo terreno in un palazzo, in un qualcosa che dal punto di vista economico, sul momento, rende molto.

Noi come agricoltori e come cittadini ci siamo ribellati, e finalmente, in questi ultimi anni, anche gli amministratori hanno capito e condiviso l’idea che le aree agricole hanno un senso, una funzione e una possibilità di fruizione e che di conseguenza sono preziose ed è giusto salvaguardarle ed è giusto valorizzarle […].SOPRALUOGO DELL'ASSESSORE MASSEROLI ALLA CASCINA CAMPAZZO, PARCO TICINELLO

Un altro aspetto molto importante […] che mi ha spinto a resistere, a combattere e anche a soffrire, è stato l’aspetto umano. La nostra esperienza non è stata solo il veder crescere all’interno di questa area un’associazione, un gruppo di cittadini che si riuniva per difendere il territorio, ma anche una esperienza di fede.

Un sacerdote missionario brasiliano venti anni fa, Don Pigi Bernareggi, era venuto qui a Milano e aveva trovato nella cappella della cascina un punto di incontro per l’inizio di una nuova comunità. E da lì è nato un movimento all’interno del quartiere […], nella realtà di questo parco che non nasceva. Per cui c’è stata la possibilità [..] di fare un cammino umano, attraverso il quale si puntava a raggiungere un obiettivo che non era solamente un obiettivo esteriore, quello della realizzazione di un parco, ma era anche un cammino interiore che è la realizzazione di sé stessi e della propria fede.

Sant’ Ignazio, venne edificato nel 1812
Chiesetta di Sant’ Ignazio 1812, Cascina Campazzo, Milano

È stata una grande esperienza che ha arricchito tutti e che dà a questo stesso progetto un valore molto più grande di quanto possa essere il raggiungimento esclusivamente di un bene ambientale. E’ un bene che ci rimane nell’anima e che completa in un certo senso la nostra esistenza. Ci siamo battuti per la possibilità di espletare completamente il nostro essere umani e il nostro essere persone in questa vita.”

 

https://www.youtube.com/watch?v=HBjOM-O3uEE

http://www.parcoticinello.it/la-storia.html

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/11_febbraio_23/cascina-campazzo-parco-ticinello-nuovo-pgt-19084335816.shtml

http://www.parc-mi.it/azienda/azienda-agricola-cascina-campazzo

http://www.parcoticinello.it/cascina-campazzo.html

 

 

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