Cascina Torchiera senzacqua

Aia di Cascina Torchiera senz'acqua

 “La Cascina Torchiera è una fabbrica di sogni, è severamente vietato sgomberarla

stava scritto sulla parete del palco fino a qualche anno fa. Una frase che racchiude i 25 anni si di storia di questa cascina dell’underground milanese. Un’occupazione di quartiere per creare una nuova socialità, Cascina Torchiera (Piazzale Cimitero Maggiore 18) è diventata da subito uno spazio di aggregazione aperto a tutti in cui prendono forma iniziative culturali e ricreative.Cascina Torchiera senz'acqua

La storia

Il suo nome deriva con ogni probabilità dal lombardo “torcera“, termine che definisce il locale in cui si trova il torchio per le uve. Torchiera è una cascina storica fortificata risalente al 1330 di proprietà dei Padri della Certosa di Garegnano fino al 1888. Dopo l’acquisto da parte del comune di Milano, la cascina ha visto un progressivo degrado.

Tra il ‘91 e il ‘92 la cascina raggiunge uno stato di totale abbandono e in quello stesso periodo un gruppo di ragazzi del quartiere vi si insedia costituendosi in Centro Sociale Autogestito Torchiera. L’occupazione era spinta da chi desiderava una nuova socialità in un lembo di Milano ridotto a dormitorio, diventando così l’unico centro di attività culturali e aggregative di tutta la zona Certosa-Garegnano.

Il tentativo di salvare dal degrado un luogo storico, di ridargli vita e restituirlo al quartiere, non è mai stato riconosciuto dal Comune che, anzi, osteggia l’esistenza di Torchiera in diversi modi. Alla fine del 1992 l’Amministrazione Formentini mura il tubo di ingresso dell’acqua della Cascina ed emana un’ingiunzione di sgombero, tuttora presente. Ma Cascina Torchiera non si è fermata e ha fatto di necessità virtù e dell’assenza dell’ esser “senzacqua” ne ha fatto un vanto, aguzzando l’intelletto per recuperare acqua piovana e ridurre i consumi.Cortile di cascina Torchiera

Dopo ripetuti tentativi fallimentari di dialogo con le istituzioni, Torchiera decide di sospendere ogni iniziativa che coinvolgesse il Comune.

Nel 1994 iniziano i lavori di ristrutturazione organizzati in forma volontaria e autogestita. Negli anni, grazie alla manodopera non specializzata di chi frequenta Torchiera e alle competenze specifiche di ognuno, si rendono agibili molti luoghi della cascina: la cucina, la sala prove, l’aula studio e l’officina artistica.

Cos’è Torchiera

Cascina Autogestita Torchiera può essere definita come un progetto collettivo di spazio sociale nel quale centinaia di persone si attivano spontaneamente per restituire un luogo pubblico di aggregazione a un quartiere del tutto privo di spazi sociali.

Torchiera è uno spazio aperto a tutti in cui prendono forma iniziative culturali e ricreative aperte e accessibili, perché “a basso costo”: laboratori di teatro, di danza, di ginnastica acrobatica, scuola di italiano per stranieri, presentazioni di libri, dibattiti politici e culturali, cineforum, concerti e spettacoli e cene sociali. Più che corsi si organizzano qui “palestre”, occasione di scambio di esperienze e conoscenze.

Autocostruzione, aggregazione, controinformazione, pratiche politiche dirette, autogestione e autofinanziamento. Sono queste le pratiche alla base della Torchiera che fanno in modo che ognuno possa esprimersi e condividere cultura.

Emajons e Sbrama in Cascina Torchiera

Un esempio di cos’è Torchiera, datato giugno 2016, è la pittura realizzata su un muro della cascina.
Emajons e Sbrama, autori dell’opera, si trovano a confrontarsi con una parete piuttosto dismessa. Prima di sviluppare il canovaccio pittorico e narrativo dell’opera vera e propria ci fu l’esigenza di sistemare la superficie di lavoro.
Gli artisti infatti si impegnarono nella sistemazione della facciata, riparando i buchi ed aggiungendo cemento per sistemare i mattoni fatiscenti.

  • Emajons x Sbrama in Cascina Torchiera, Milan 17 giugno 2016, prima
    Prima dei lavori

L’intervento di Emajons e Sbrama è caratterizzato dalla perfetta unione di impulsi pittorici differenti. Di Emajons si apprezza l’impeto rapido, crudo ed in divenire, di Sbrama scopriamo le forti influenze dal mondo dei fumetti e dell’illustrazione, con un approccio sintetico e caratteristico.
Il risultato di questi grandi intrecci cromatici e sovrapposizioni è una pittura che pone in relazione due differenti stati d’animo e relazioni sociali slegati tra loro, la stretta di mano ed il lottare.

Le attività

  • Rassegna del Saltimbanco: una tradizione ormai di 20 anni portata aventi da artisti di strada e non da diversi angoli del mondo. Un’esperienza nata da lunghe serate di allenamento dei giocolieri davanti al camino e proseguita in spettacoli a palco aperto.mitocondri, residenza artistica in Cascina Torchiera
  • Odio il lunedì: l’appuntamento fisso di ogni settimana. Le porte della cascina si aprono per le cene popolari proposte da una cucina che non smette mai di rinnovarsi.
  • Scuola Baobab: nata nel 2000 è un scuola di italiano per stranieri, inizialmente rivolta ai bambini del vicino campo rom di via Barzaghi. Il gruppo di lavoro, visto che la scuola era sempre più frequentata, ha intensificato gli incontri e le lezioni son diventate presto luogo incontro e di scambio culturale tra persone di diverse provenienze e di qualsiasi età.
  • Vertigine: progetto di scuola guida nato su proposta di alcuni studenti della scuola di italiano. Questo corso si pone da un lato l’obiettivo di sormontare la barriera linguistica e i giochi di lessico contenuti nel manuale di teoria della patente b; dall’altro di diffondere le modalità di autofinanziamento con la creazione di una cassa di mutuo soccorso.
  • Doposcuola in cascina: un’idea degli insegnanti della scuola. Fin dai primissimi incontri la cascina è stata animata da una ventina di bambini e ragazzi che trascorrono pomeriggi di socialità condivisa tra compiti, esercizi ma anche giochi e merende.

In Cascina Torchiera è presente anche l’Archivio Officine dell’immaginario: una raccolta di libri e saperi fornita da Antonio Caronia, un “cattivo maestro” della fantascienza italiana che vide in questo angolo di città un luogo dove continuare a immaginare e costruire i suoi mondi possibili.

Le serate in torchiera

Ciò che viene ricordato di più della cascina sono le sue iniziative serali e notturne, forti di un ambiente unico per ogni stagione. D’estate l’aia della cascina si apre a tutti, le fredde serate invernali sono scaldate dagli eventi organizzati nella sala con il camino, con il suo pavimento costruito con vecchie lapidi dell’adiacente cimitero.

  • Sala camino, cascina Torchiera
    sala del camino

Diverse sono le iniziative musicali, spesso accompagnate dalle bancarelle con le autoproduzioni,  che agitano questi due spazi, la periferia e la città. Costanti sono le rassegne di musiche sperimentali che coinvolgono band da tutto il mondo. Nell’ultimo anno sono state interessanti le collaborazioni con LUME e Macao che han dato vita ad eventi jazz.

Cascina Torchiera è un piccolo spazio ma con una grande forza. Per conoscere tutti gli eventi bisogna seguire la pagina Facebook: Cascina Torchiera

Condivido con voi la locandina del loro prossimo evento: SOUND FARM, 9 settembre

 

 

https://torchiera.noblogs.org

http://ilgorgo.com/emajons-sbrama-cascina-torchiera/

http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00952/

re/search milano, mappa di una città a pezzi. Agenzia X, 2015. Digital Team, Fano (PU). pp 100-101

http://www.mitocondri.eu/residenza-artistica/

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