Cascina Ronco, agricoltura, storia e cultura

Cascina Ronco, San Donato mil-se Milano

“Il complesso di cascina Ronco rispecchia la tipologia della cascina quadrangolare milanese organizzata attorno ad una corte centrale, ma si distingue per la forte simmetria assiale, che va dall’ingresso alla casa padronale. Questa collocazione è chiaramente scenografica e rispecchia i principi prospettici che erano stati sperimentati dal Palladio nelle ville agricole venete. La cascina Ronco deve essere considerata un patrimonio monumentale

Così afferma l’architetto Paola Branduini di RURALIA (associazione italiana per il Recupero Unitario delle Realtà Agricole e dei Luoghi).

La cascina Ronco è un complesso di edifici in cui la casa padronale domina su un’ampia aia doppia delimitata da stalle, pollai e fienili. La cascina è situata a Sud Sud-Est di Milano a Poasco, un piccolo paesino in Comune di San Donato milanese, ma più vicino, geograficamente e storicamente, a Chiaravalle.

Gli 85 ettari di campi, in cui la società agricola Villa Vincenzo e cugini svolge parte della sua attività (oltre a quella zootecnica) entrano a far parte del Parco Agricolo Sud Milano. L’ azienda familiare è attiva in cascina Ronco da 3 generazioni e la quarta sta, in questi anni, entrando a farne parte.

La Storia

I documenti storici inerenti al Ronco partono da una permuta di terreni, una pergamena conservata all’archivio di Stato di Milano, datata 1277. Da questa data inizia la storia di cascina Ronco, storia anche di lotte che si sono affrontate negli ultimi 30 anni per mantenere questo luogo in piedi.

La denominazione Ronco deriva dal termine latino runcare che significa usare la roncola, estirpare per eliminare il bosco preesistente.

Il Gran Cancelliere Danese Figliodoni

Cascina Ronco, così come si vede oggi nella parte più antica, è il frutto di lavori di costruzione e sistemazione iniziati nel corso della seconda metà del ‘500 ad opera del Gran Cancelliere Danese Figliodoni, importante personaggio della storia non solo del Ronco ma anche di Milano.

Cascina Ronco San Donato mil- se Milano
Cortile sud-est del Ronco. Settore cinquecentesco

Danese Figliodoni, piacentino laureatosi in giurisprudenza, nel 1577 diventa Reggente dello stato di Milano presso la corte di Madrid e due anni dopo venne eletto Gran Cancelliere, controllore di tutta la vita civile dello stato, carica vitalizia del ducato inferiore solo al Governatore.

Figliodoni nel 1559 acquistò un vasto terreno, con Poasco e la cascina, da alcuni canonici della collegiata di San Nazaro la cui Basilica, una della più importanti e una della più antiche di Milano, è situata in corso di porta Romana. Degli edifici risalenti al medioevo, più lontani dal piccolo abitato di Poasco, ne abbiamo solo tracce. Dai ricchi reperti che si son trovati, si è capito che in quest’area, oggi immersa nei campi, il Gran Cancelliere teneva la sua villa di campagna.

A Vigentino Danese Figliodoni fa realizzare nei suoi terreni il Cavo Danese, anche detto Fontanile Vigentino, per recuperare l’acqua sorgiva. Una grande opera di ingegneria idraulica, materia nella quale Figliodoni era ferrato, che permise di irrigare i suoi possedimenti. Fece anche realizzare importanti opere di drenaggio delle acque, per evitare gli impaludamenti e limitare la formazione di banchi di nebbia, rendendo quindi l’area più produttiva.

  • il Mulino

Con le acque del Cavo Danese alimentò il mulino da lui fatto costruire a nord della possessione, dotato mole per la macina dei grani e del grande mortaio e dei pistoni per sbucciare i chicchi di riso: la «pila». Oggi è ancora intatto e funzionante, ristrutturato nel XIX secolo, un unicum rarissimo, monumento di archeologia industriale. Investì poi molti soldi per aumentare la produttività dell’azienda: nuove stalle, più efficienti caserme per la lavorazione del latte e la produzione di latticini e formaggi, abitazioni più adeguate al maggior numero di contadini occupanti; fece costruire inoltre un torchio manuale per la spremitura dell’uva.

Luigi Cagnola e la nuova cascina Ronco

Luigi Cagnola 1764-1833, incisione di A.Alfieri

I possedimenti del Gran Cancelliere, dopo la sua morte, non avendo discendenza diretta, passano di mano in mano finché, nel 1739 il Marchese Luigi Cagnola senior. Cagnola avendo sposato la lontana nipote del Figliodoni, Marianna Taverna, rivendica l’eredità. La Cascina e Poasco rimangono nelle mani della famiglia Cagnola fino a quando l’omonimo nipote, Luigi, nel 1792 vende il Ronco al Luogo Pio della Misericordia di Milano, per pagare i debiti.

Quest’ultimo Luigi Cagnola (1764-1833) altri non è che uno dei massimi esponenti del neoclassicismo in architettura, conosciuto a Milano per la realizzazione dell’Arco della Pace al Parco Sempione e rinomato in tutta Europa (sua anche la firma del dazio di Porta Ticinese).

La carta topografica disegnata da Giovanni Brenna e pubblicata nel 1833 evidenzia come nel Ronco Ovest ci sia stata una radicale trasformazione rispetto a com’era nel primo settecento. Il progetto che fece diventare cascina Ronco quella che è oggi, sembrerebbe stato realizzato dal Luigi Cagnola stesso, tanto che un recente articolo sul giornalino di San Donato porta il titolo:

L’Arco della Pace e il Ronco, gemelli diversi del neoclassicismo

Il progetto prevedeva di spianare l’ex casa padronale per rivolgere tutte le attenzioni al comparto edilizio orientale. Il complesso venne ristrutturato e amplificato, questi lavori fecero diventare Cascina Ronco una sorta di monumento architettonico all’agricoltura moderna, frutto di un pensiero improntato al razionalismo e al neoclassicismo architettonico.Cascina Ronco, San Donato mil-se Milano

Parco agricolo sud milano

Nel 1990 venne istituito il Parco agricolo Sud Milano, grazie al quale le aree agro-selvo-culturali della zona a Sud di Milano avrebbero avuto una normativa comune. Da subito Parco Sud aveva obiettivi specifici: la tutela e il recupero paesistico e ambientale delle fasce di collegamento tra città e campagna; la salvaguardia, la qualificazione e il potenziamento dell’attività agro-silvo-colturali in coerenza con la destinazione dell’area, e infine a fruizione colturale e ricreativa dell’ambiente da parte dei cittadini.Cascina Ronco San Donato mil- se Milano

I campi attorno cascina Ronco ne entrano subito a far parte, mentre il complesso edilizio venne lasciato fuori.

I nuovi proprietari e i disastri per la struttura

Sempre nel 1990 l’IPAB (ex Luogo Pio della Misericordia) ha messo all’asta il podere, il quale verrà aggiudicato ad un agricoltore di Abbiategrasso, Pietro Rognoni, che però decise di rivendere subito la struttura della cascina per tenersi i campi, di cui ancora oggi è proprietario. La cascina venne acquistata da una società immobiliare milanese, più interessata al guadagno dalla vendita di appartamenti di un futuro condominio piuttosto che a far perdurare o sviluppare la ruralità di questo luogo.

Nel mese di luglio di quello stesso anno ci fu un incendio nelle stalle ad est, dove erano collocate numerose mucche da latte. Le mucche vennero salvate ma, anche se l’incendio aveva bruciato soli i tetti, le stalle vennero abbattute, e non essendoci un’altra struttura adatta al loro mantenimento, il bergamino dovette andarsene. Poco tempo dopo e i conduttori si concentrarono sull’allevamento di vacche da carne, attività che tutt’oggi sussiste.

  • La stalla grande nel 1958

Cascina Ronco ha cambiato numerose volte i proprietari dal 1992, anno in cui scoppiò Mani Pulite, ad oggi e numerose sono state le Società immobiliari che si sono succedute con l’intento di trasformare la struttura agricola in zona residenziale di lusso.

L’architetto Paola Branduini di RURALIA disse, a proposito della revisione del Piano Regolatore Generale del Comune di San Donato milanese del 1994: in quell’occasione

«si sostenne che non essendo presente attività agricola, la cascina poteva essere trasformata in residenza; tale variante venne approvata dalla Regione. Nel 1997 i cittadini di Poasco firmarono una petizione per il mantenimento dell’attività agricola, in realtà ancora presente in cascina; nel 1998 un’ulteriore modifica del PRG ha confermato la presenza dell’attività agricola e limitato le trasformazioni della cascina sottoponendola ad un piano di recupero che potrà essere approvato purché non pregiudichi l’attività agricola. L’impegno della pubblica amministrazione nel mantenimento delle cascine e nel perdurare del loro legame con l’agricoltura è più significativo quanto è evidente l’importanza attribuita dalla collettività del valore della memoria che la cascina trasmette e che viene dimostrato ad esempio con una petizione per il suo mantenimento

Associazione culturale Teatro di Stalla

Nel 2001 nasce la Compagnia del Ronco, e nel 2004 viene creato il Teatro di Stalla, associazioni senza scopo di lucro. Per diversi anni l’associazione da fine maggio a metà giugno organizzò, sfruttando i primi giorni caldi e la cascina come location, delle rassegne in cui si poteva assistere ai più svariati eventi.

spettacolo in casccina Ronco San Donato Mil- se Milano
spettacolo nel cortile sud-est della cascina, ottobre 2001

Teatro di Stalla era  principalmente una compagnia teatrale, formata dal gruppo degli adulti e quello dei ragazzi che, in quelle settimane, metteva in scena i propri spettacoli, inoltre organizzava feste a ballo con musica dal vivo, concerti di musicisti professionisti o amatoriali, conferenze, mostre fotografiche e artistiche, degustazioni di vini e molte altre attività per giovani e adulti che nei weekend duravano tutto il giorno.

Le settimane della rassegna erano un periodo in cui cascina Ronco era viva e vissuta dai cittadini di Poasco, Milano e non solo, in cui tutti i proventi andavano ad associazioni come COOPI, Manitese o LIDAP.

Nel novembre del 2007 però i proprietari della cascina mandarono un architetto per fare una revisione del Ronco, egli definì la struttura pericolante, quindi un luogo inadatto ad ospitare persone che non fossero legate all’azienda. Così da quell’anno in poi il comune di San Donato milanese non dette più il patrocinio per gli eventi in cascina. Le rassegne finirono tra il grande dispiacere degli organizzatori e delle numerose persone che ogni anno partecipavano attivamente, ormai abituati a questi periodici eventi.

Quest’anno però il Teatro di Stalla ha ripreso l’attività realizzando un nuovo spettacolo, presentato agli amici in cascina, nella speranza di trovare teatri che ospitino la compagnia e con l’intenzione di continuare con altri spettacoli.

Il vincolo su Cascina Ronco

Cascina Ronco è un bene storico rimasto immutato dopo la realizzazione del progetto, di fine settecento, del Cagnola. Ma in alcuni edifici ci sono parti crollate che evidenziano i danni del tempo, degli agenti atmosferici e della mancata tutela. I proprietari dell’immobile fan ricadere le colpe di questi crolli sulla famiglia Villa, la quale, secondo loro, aveva la responsabilità di tutelare la cascina. Nello stesso tempo però non ha permesso la risistemazione degli edifici danneggiati.cascina Ronco San donato Mil-se Milano

Nel 2008 la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici pose un vincolo diretto e indiretto su Cascina Ronco e relativi ambiti, dichiarandoli

di interesse storico-artistico particolarmente importante [..] e vengono quindi sottoposti a tutte le disposizioni di tutela”.

Nell’estate del 2015 però un altro tetto di una parte della cascina è crollato a causa delle travi in legno marcite per colpa dall’acqua piovana. Tempestivamente è stata mandata una mail informativa sia alla proprietà che alla soprintendenza ma, a parte una breve risposta, non è poi successo niente.

Questo edificio era in piccola parte utilizzato dall’azienda agricola, oggi non più, esso è lasciato in balia di sé stesso.cascina Ronco San donato Mil-se Milano

 

Nonostante tutto l’attività agricola in cascina va avanti. La società agricola Villa Vincenzo e Cugini, tra le altre cose, produce pomodori che vengono direttamente venduti alla ditta Mutti e zucchine con fiore e zucchine che vengono vendute, e si possono comprare, alle Esselunga di Milano, San Giuliano e San Donato.

https://www.comune.sandonatomilanese.mi.it/wp-content/uploads/2017/02/SDM-settembre-16_sito.pdf (p.39)

http://www.parcoagricolosudmilano.it/

LE NOSTRE RADICI, Storia della Cascina Ronco a San Donato Milanese. Un patrimonio da tutelare. Sergio Leondi, Grefiche Giardini, Pantigliate. Giugno 2007