Cascina Monterobbio, un tesoro nascosto

Cascina Monterobbio, Milano

Nel marzo di quest’anno è stato pubblicato un bando per la Cascina Monterobbio. Una cascina che ha ospitato Manzoni e  Napoleone e che contiene affreschi di Francesco Hayez.

La cascina si trova in via San Paolino, a pochi passi dalla fermata della metropolitana di Famagosta e dallo svincolo della tangenziale. La concessione della cascina ha l’obiettivo di recuperare la struttura in disuso, rigenerare i terreni e trasformare gli spazi in luoghi di socialità , per garantire un utilizzo ottimale di tutte le aree del complessoCascina Monterobbio, Milano

La storia della cascina

Secondo una tradizione locale sul posto sorgeva un bosco di querce sacro a Venere e Mercurio, teatro di sacrifici rituali pagani sin dai tempi dei Celti e degli Arcieri Iberici. Il nome della cascina deriva appunto dalla presenza originaria del bosco sacro, Mons Romur (Monte Quercia da qui Monterobbio), che si estendeva sino a Santa Maria di Chiesa Rossa.

Si dice che la cascina ebbe diverse trasformazioni. Fu prima un presidio militare difensivo visconteo/sforzesco, posto alle porte della città contro probabili invasori che provenissero dalla strada che portava a Pavia. Nel XIV secolo il presidio divenne un convento agostiniano.

La Cascina compare già nei censimenti del 1597 come di proprietà delle Monache di Fonteggio, proprietarie del fondo agricolo della Chiesa Rossa (la biblioteca odierna). Nata inizialmente come solo corpo di fabbrica a T realizzato per il controllo delle acque a monte di Conca Fallata. Esistono tracce di un sottopassaggio che collegava i due edifici monastici, una galleria che venne murata quando fu costruito il Naviglio pavese.

Grafica del sottopassaggio tra Cascina Monterobbio e Cascina Chiesa Rossa, Milano
Un’immagine satellitare per illustrare il percorso del sottopassaggio da Cascina Monterobbio (in alto) a Chiesa Rossa (in basso a sinistra)

Lapide con i nomi dei 5 partigiani a Cascina Monterobbio, MilanoQuesto sottopassaggio venne usato anche durante la resistenza, infatti all’esterno della cascina c’è una lapide che ricorda il sacrificio di 5 partigiani.

Nella sua storia la struttura ha visto l’alternarsi alla proprietà di varie famiglie nobili, ordini religiosi e uomini politici o di pensiero come il segretario di Alessandro Manzoni che importò da Versailles le robinie con l’intento di potenziare la stabilità degli argini limitrofi. Hanno soggiornato presso la cascina anche personaggi celebri come il pittore Hayez e Napoleone.

Il tesoro nascosto di Hayez

Come conferma una tesi di laurea del politecnico di Milano (Tesi di Laurea degli architetti L.Ambrosini – R. Lamanna “Cascina Monterobbio, Corpi Santi di Porta Ticinese”) all’interno della cascina Monterobbio sono presenti gli affreschi realizzati da Hayez.

Francesco Hayez è considerato il più versatile ed impegnato pittore civile italiano tra il neoclassicismo e romanticismo.

Francesco Hayez, ritratto di Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni, rimasto molto colpito dal ritratto che Hayez gli fece, invita il suo segretario a chiedere ad Hayez di affrescare le pareti di questa sua cascina. Il lavoro di Hayez alla Monterobbio non piace al segretario di Manzoni che glielo contesta, non lo paga e ricopre la maggior parte degli affreschi con la calce.

Cascina Monterobbio divenne famosa nell’Ottocento poiché ospitò Napoleone Bonaparte durante il suo passaggio a Milano.

Nel 1959 la Cascina divenne proprietà del Comune di Milano, pochi anni dopo l’attività agricola cessò per la realizzazione del quartiere Sant’Ambrogio.

Nel 1985 la Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici dell’allora ministro per i Beni Culturali e Ambientali invia una raccomandata al comune di Milano. In questo documento viene decritta l’importanza architettonica di Cascina Monterobbio e il grande patrimonio artistico contenuto all’interno della cascina.

  • Affreschi di Hayez sul soffitto di Cascina Monterobbio, Milano

Monterobbio è dichiarata di interesse storico e artistico dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia del Ministero. Dopo più di 30 di richieste per attuare una tutela per questo patrimonio storico artistico, nel 2 marzo 2017 è stato emanato un bando.

Il bando per cascina Monterobbio

L’avviso pubblico per la concessione del diritto di superficie della cascina ha l’obiettivo di recuperare la struttura in disuso, rigenerare i terreni e trasformare gli spazi in luoghi di socialità, per garantire un utilizzo ottimale di tutte le aree del complesso.

“Con questo nuovo bando prosegue il percorso di valorizzare del patrimonio rurale presente nel nostro territorio – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran -. La Cascina Monterobbio, compresa nel perimetro del parco Agricolo Sud, è una preziosa struttura risalente al XVI-XVII secolo, testimonianza concreta della tradizione agricola della nostra città. […] Vogliamo recuperare la struttura in disuso, rigenerando i terreni e trasformando gli spazi in luoghi di socialità per tutto il quartiere, senza rinunciare alla sua identità originaria”.

Il bando si inserisce nell’ambito delle politiche di rigenerazione urbana delle cascine in disuso, incentivate negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale. Per consentire a chi si aggiudica il bando di effettuare gli investimenti necessari per il recupero della struttura e la sua rifunzionalizzazione, si concedono contratti di lunga durata (tra i 30 e i 90 anni).

Alla gara per il recupero di Cascina Monterobbio possono partecipare tutti: gli operatori economici singoli o associati, cooperative sociali senza scopo di lucro, associazioni ambientaliste, di promozione sociale, formative ed educative, consorzi, organizzazioni di volontariato, fondazioni o aziende agricole.Cascina Monterobbio, Milano

Se storicamente l’identità delle cascine milanesi era legata all’abitare, all’agricoltura e all’alimentazione, negli anni recenti si è sviluppata una nuova vocazione di fruibilità pubblica. Molte strutture sono state recuperate e tenute in vita da soggetti del terzo settore e associazioni di cittadini. Al loro interno hanno trovato spazi disponibili e flessibili per ospitare attività sociali e culturali di diverso tipo e servizi per i cittadini: comunità di alloggio e cura, spazi per la cultura, laboratori didattici, luoghi di socialità e tempo libero.

Oggi, sei mesi dopo il bando

La cascina attualmente ha una superficie di 3mila mq e parte di questo spazio oggi è la residenza di 3 persone regolari più altre, irregolari. Le sale con gli affreschi di Hayez non sono visitabili perché recentemente il comune le ha sigillate impedendone l’accesso.

Sul Web non ho trovato notizie inerenti ad un’assegnazione della cascina e anche i residenti nella cascina, dalla pubblicazione del bando, non hanno più avuto notizie.

La maggior parte degli affreschi di Hayez non sono ancora visibili, sigillati sotto la calce e aspettano solo la realizzazione di un bel progetto, si spera presto, per essere riportati alla luce.Cascina Monterobbio, Milano

 

Video reportage – Premio di giornalismo locale Milanosud – Da un’idea di Elisa Scarano con la collaborazione di Riccardo Esposito

http://blog.urbanfile.org/2017/03/02/milano-barona-un-bando-per-riqualificare-cascina-monterobbio/

http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/news/primopiano/tutte_notizie/urbanistica_verde_agricoltura/cascina_monterobbio_online_bando

http://www.milanosud.it/premio-di-giornalismo-locale-fase-2/la-cascina-monterobbio-segreti-nascosti-francesco-hayez/

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