Cascina Linterno, luogo di poeti e guaritori

Cascina Linterno, parco delle cave, MIlano

La cascina Linterno è uno dei luoghi più antichi e meglio conservati della Milano fuori dalla cerchia dei bastioni. Qui ci sono le tracce delle varie epoche, testimonianze di un contesto rurale di 9 secoli, visibili anche grazie al recentissimo restauro realizzato dal Politecnico di Milano.

Il borgo Linterno si estende lungo la Via Fratelli Zoia, le prime notizie della cascina risalgono ad una pergamena, la «Carta Investiture» del 1154, un atto notarile in cui viene chiamata cascina «Infernum», nome che viene utilizzato sino al XVI secolo.

Andrea del Castagno, Francesco Petrarca, particolare del Ciclo degli uomini e donne illustri, affresco, 1450, Galleria degli Uffizi, Firenze
Andrea del Castagno, Francesco Petrarca, particolare dell’affresco, 1450, Galleria degli Uffizi, Firenze

Un grande poeta s’innamora del luogo

Per sfuggire alla, già allora, caotica vita cittadina, Francesco Petrarca (1304-1374) trova in Linterno, la sua residenza di campagna, la “deliziosa solitudine” che tanto cercava.

Il poeta, su pressante invito di Giovanni Visconti, Signore ed Arcivescovo di Milano, lascia l’amata Provenza per giungere la città di Ambrogio nel 1351. La sua prima abitazione fu presso la Basilica di Sant’Ambrogio, “nella parte più lontana della città a ponente”. Sentiva però il bisogno di solitudine, del silenzio, di un luogo vicino alla Corte Viscontea ma, il più possibile immerso nell’ambiente naturale e tranquillo. Così dopo un breve periodo al Chiostro di San Simpliciano si trasferì alla cascina “de Infernum”, dove trovò anche abbondante acqua, da lui considerato elemento fondamentale nel paesaggio.

Così Temistocle Solera nel 1837 descrisse Cascina Linterno in merito al soggiorno petrarchesco:

“…Ottimamente poi appariranno le delizie che allettavano il dolcissimo poeta in quest’umile villaggio dalle seguenti sue parole: “Secondo il costume di coloro che, al dir di Seneca, pensano alle singole parti della vita e non al tutto, pel tempo d’estate ho preso una casa di campagna assai deliziosa presso Milano, ove l’aria è purissima, ed ora dove mi trovo. Essa è lontana dalla città solo tremila passi; s’erge in mezzo ad una pianura [..]. Meno in questa villa l’ordinaria mia vita; se non che vi sono ancora più libero e più lontano dalle noie della città; e la farei da sfaccendato se narrar ti volessi di quanti agresti piaceri io abbondi, e quali poma dagli alberi, quali fioretti dai prati, quali piccoli pesci dai fonti, quali anitre dalle paludi, mi rechino a gara gli umili miei vicini…”

“Petrarcha redivivus” di Jacopo Filippo Tomasini del 1650. In primo piano il fontanile Marcionino
“Petrarcha redivivus” di J. F. Tomasini del 1650.

La lettera di Petrarca all’amico Arcivescovo di Genova, Guido Sette, illustra le caratteristiche ambientali del territorio di Cascina Linterno: la rete irrigua, i fontanili (oggi ne esistono 8 ma senz’acqua), i boschi e la ricca selvaggina. Questi segni del paesaggio erano molto comuni nelle campagne Milanesi ma oggi sono riscontrabili in pochi luoghi oltre  a Cascina Linterno.

Alcuni studiosi sostengono che il nome di borgo Linterno (cascina e villaggio) sia stato coniato allo stesso Petrarca.

 

Una locanda-osteria del Quattrocento e la Chiesetta

Verso il 1400, la cascina venne ampliata e nei due secoli successivi vennero costruite le stalle ed i porticati prendendo così la forma di “corte chiusa” tipica delle cascine lombarde. Nella mappa della città di Milano redatta dall’ing. Giovanni Battista Clerici nel 1659 la cascina è identificata ancora col nome “Inferna”, invece in quella Catasto Teresiano del 1722 viene denominata “Cassina Interna”.

Data la vicinanza alla Strada Vercellese (Via Novara), dove passavano i convogli militari e commerciali per il Piemonte e la Francia, era adibita ad osteria con locanda e ricovero dei cavalli, infatti sino agli anni 50 sul muro esterno che si affaccia sulla via era scritto “Osteria del Petrarca”.

  • “Solitudine di Linterno” 1819, Incisione di Giovanni Migliara
    “Solitudine di Linterno” 1819, Incisione di Giovanni Migliara

Nel corso degli anni si andarono aggiungendo, attorno al nucleo centrale, altre costruzioni facendo diventare la Cascina Linterno un borgo agricolo. Nell’ottobre del 1754 venne consacrata la chiesetta della Cascina, dedicata alla Vergine Assunta.

Le leggende della cascina

Sopra la chiesetta c’è un piccolo campanile a vela, non più agibile per le lesioni strutturali, che contiene 2 antiche campane. Nel mondo contadino queste campane servivano, oltre che per fini religiosi, ad avvisare i contadini dell’inizio, della pausa meridiana e della fine della giornata lavorativa. La campana più piccola, datata 1753, chiamata la campana de la tempesta”, si credeva che avesse il potere di allontanare dalla zona le grandinate ed i temporali più brutti, però doveva essere suonata, possibilmente da un bambino o da una bambina, con sufficiente anticipo in direzione del fortunale.

chiesetta alla Vergine Assunta
Chiesetta dedicata alla Vergine Assunta

Nella nicchia a destra dell’altare c’è una statua in cartongesso raffigurante l’Ecce Homo con il mantello strappato, il corpo insanguinato e la testa cinta da una corona di spine. La leggenda vuole che se la statua fosse asportata dalla cascina accadrebbe il “finimondo”.

El Pret de Ratanà

Don Giuseppe Gervasini si trasferì a Milano nel 1897 da subito si diffonde la sua fama di prete-guaritore ed il nome di “Pret de Ratanà”(prete di Retenate, un tempo frazione di Vignate) gli rimase per tutta la vita. Per i suoi metodi non era ben visto dalla curia e neanche dai molti medici.

Nel 1926 arriva alla parrocchia di San Giovanni Battista a Trenno e risiede alla cascina Linterno, e qui trascorrerà gli ultimi anni della sua vita fino alla morte avvenuta nel 1941. Arrivano da lui numerosi ammalati, perfino da Roma e dalla Svizzera, gente del popolo e personaggi illustri, ai quali prescrive delle cure a base di erbe.

I suoi erano rimedi naturali, dava agli ammalati le erbe che raccoglieva nel suo orto, nei boschetti o sulle rive dei fontanili, faceva attaccare sanguisughe dove c’era da togliere il sangue guasto, dava da mangiare scodelle di zuppa e spesso anche frutta e dolci raffermi e muffi. Ogni giorno comprava e distribuiva quaranta chili di pane ai poveri e tratteneva a pranzo tutti quelli che venivano da lontano.

Del Pret di Ratanà hanno detto che era un santo e un mago, ma egli aveva una profonda conoscenza di anatomia e patologia, che imparò da autodidatta durante il militare. Aveva uno spiccato amore per le erbe che gli permettevano di curare le bestie e la gente, e la particolare capacità di riuscire ad intuire al primo momento il male delle persone.

Cascina Linterno prima del restauro
Linterno prima del restauro

Il Restauro

Fino al 2002 Cascina Linterno manteneva ancora la sua attività agricola e quasi tutti i suoi ettari di terra, tra cui anche due quadri di marcite in funzione. Ma, a seguito dello sfratto esecutivo ricevuto dall’agricoltore dall’allora proprietà, venne chiusa l’attività agricola e trasferita nella vicina Cascina Caldera. Grazie ad un accordo del dicembre 2005, la Chiesetta ed alcuni locali sono stati riassegnati in comodato precario all’Associazione Amici Cascina Linterno che dal 1994 si batte per la sua salvezza.

Il complesso è stato acquisito dal Comune di Milano nel 2010 e riaperto alla Cittadinanza. Nell’ottobre 2014, sulla base di un articolato progetto di consolidamento e di restauro messo a punto dal Politecnico di Milano, sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza dell’intero complesso e la rifunzionalizzazione dell’ala Nord-Est, quella più antica.

Cascina Linterno
Linterno dopo il restauro

La cascina oggi mostra, sulle pareti, chiazze di mattone: sono i restauri deboli, appena percettibili. Invece di coprire interamente pareti interne e mura esterne con un intonaco nuovo e compatto, come si fa di solito, si è preferito usare come intonaco il cocciopesto, un composto naturale noto fin dall’epoca romana. Vennero rintonacate unicamente le parti ormai perdute più ammalorate, o più soggette a essere intaccate dalle intemperie, col materiale che meglio aderisse alle strutture delle varie epoche.

Cos’è cascina Linterno oggi

Il Progetto “AgriCultura” prefissato dall’associazione Amici di Cascina Linterno ha dimostrato la sua validità e concretezza in quanto non solo ha permesso l’utilizzo della struttura ma ha, pienamente valorizzato le grandi peculiarità di questo luogo, dal valore storico, umano, culturale, ambientale, agricolo e religioso. Dal 2016 aia, cortile e porticati sono accessibili ed utilizzati per iniziative pubbliche.

Tutti i mesi, ogni terza domenica, l’intera Cascina si veste a festa ospitando il mercato contadino a Km zero, prodotti di artigianato creativo, mostre, animazione per bambini, laboratori didattici, visite guidate e conferenze.

Le iniziative e gli eventi che l’associazione organizza all’interno della cascina sono tanti, visibili sulla pagina facebook:  https://www.facebook.com/CascinaLinterno/

Recentemente Apicoltura Veca si è trasferita qui con la sua Apepè. Il miele, che producono le api in diversi luoghi, viene venduto alla Linterno e, sempre qui, è stato organizzato un corso di apicoltura urbana

In questi giorni gli Amici di Cascina Linterno stanno organizzando la Lusiroeula del Parco delle Cave: una serie di serate nel Parco delle Cave per l’osservazione delle lucciole nel loro ambiente naturale e nel periodo di massima luminescenza.

Dopo il successo delle passate edizioni viene riproposto il tour serale, lungo i sentieri e le stradine sterrate del Parco delle cave, per ammirare la danza nuziale delle lucciole. Un viaggio nuovo in un posto conosciuto che necessita di alcune regole:

  • evitare l’utilizzo delle torce a led e dei flash fotografici
  • non catturare le lucciole
  • non uscire dai sentieri per evitare di calpestare quelle seminascoste nell’erba
  • camminare in silenzio e lentamente, per immergersi nella natura.

Il percorso è pensato su circuito ad “anello” che parte e ritorna in via Cancano. Le prossime date saranno: giovedì 25 Maggio e 1, 9 e 15 Giugno.

(Info: 334 7381384 – email: [email protected])

 

 

http://www.ilcielosumilano.it/2016/06/01/cascina-linterno-una-bella-storia/

http://michelepelosi.it/live/esposizione/2016/09/il-sentiero-del-rispetto-mostra-fotografica-del-parco-delle-cave-cascina-linterno/

http://www.ilcielosumilano.it/2016/05/29/restauri-nuovo-look-alla-linterno/

http://www.agricity.it/immagini-di-cascina-linterno/

http://209.227.213.222/Petrarca.asp

3 Comment

  1. AgriCultura. Davvero un ottimo servizio. Documentato e molto ben raccontato. Grazie di Cuore! Gianni Bianchi – Associazione “Amici Cascina Linterno”

  2. Felice Fasolato dice:

    Io sono nato e cresciuto in un’altra cascina milanese:la cascina Monterobbio e sono in grado di apprezzare la vita della cascina. Mio papà é stato l’ultimo salariato . Ho scritto per questo un lobo dal titolo “La cascina Monterobbio”.

  3. cascinedavivere dice:

    Ciao, non so cos’è un lobo ma mi farebbe piacere leggerlo!

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